Johann Baptista Grillo nacque in Valtellina prima del 1586. Egli viene chiamato «Grill da Bajacca», dalla contrada di Sondrio dove probabilmente nacque o visse. Viene anche definito «predicatore». Egli muore il 9 o il 10 luglio 1620 nel capoluogo valtellinese, vittima della violenta azione controriformatrice scatenata dai Borromeo. Aveva 35 anni. È il capostipite di una dinastia che le guerre di religione hanno disseminato per l’area di lingua e cultura tedesca, attraverso la Svizzera (Coira) e la Germania (Halberstadt), fino a Unna, in Vestfalia, nel secolo XVIII. In questa cittadina, il figlio del pastore Grillo di Wettin an der Saale, divenne Salzinspektor a Königsborn. Il figlio dell’ispettore del sale, Georg Friedrich Grillo, avviò la fortuna di questa famiglia nella Ruhr. Trasferitosi a Essen, mercante d’oggetti e arnesi metallici, con vendita di tessuti e, dal 1823, fucili da caccia, pallini e polvere da sparo, sposò Johanna Catherina Funke, la cui famiglia era interessata a miniere e grandi costruzioni. Da questo matrimonio nacquero Wilhelm (1819 – 1889) e Friedrich (1825 – 1888), due tra i maggiori personaggi dell’epopea industriale della Ruhr e che porteranno il cognome Grillo a confrontarsi con quello dei Krupp e dei Thyssen. August Thyssen ebbe a dire: «Quando noi giungemmo a Duisburg, Grillo era la maggiore forza industriale». Wilhelm divenne uno dei pionieri dell’estrazione, lavorazione e commercio dello zinco, espandendosi tra Oberhausen, Mülheim e Duisburg-Hamborn. Egli è il fondatore della compagnia Wilhelm Grillo, dalla quale si ritirerà nel 1887. La sua avventura era iniziata nel 1842. Nel 1855 inaugura un grande laminatoio a Oberhausen, dov’era in funzione una macchina a vapore. Nel 1879 innalza a Duisburg-Hamborn, contemporaneamente a una fornace per mattoni e a un settore chimico, uno stabilimento per la lavorazione dello zinco, la cui direzione viene affidata al figlio Julius. Nel 1909 il laminatoio utilizzava già l’energia elettrica. Il fulcro delle attività della compagnia Grillo si spostò sempre più a Duisburg – Hamborn, dove nel 1923 è stata portata anche la sede centrale.
Friedrich, fratello minore di Wilhelm, invece, era mosso da un istinto mercantile straordinario. Impegnato tra fabbriche e acciaierie, partecipava all’attività estrattiva che, nel Bacino della Ruhr, era in piena espansione. Non di rado il suo nome appariva in donazioni e fondazioni, attento alla costruzione di centri abitativi per operai, alla rete stradale e ferroviaria, ai canali artificiali navigabili. Senza trascurare comuni, chiese e scuole, bagni terapeutici e case di riposo, tanto da venir chiamato «padre della moderna collettività» della Ruhr. Il 14 ottobre 1887 donò alla città di Essen un teatro moderno e concorrenziale con quelli delle altre città. Venne soprannominato «Unser Fritz», come la miniera che s’estendeva nel sottosuolo di Gelsenkirchen, Wanne e Herten e dalla quale, nel 1875, vennero estratte ben 93.000 tonnellate di carbone. L’azienda Grillo è, oggi, una società per azioni completamente controllata dai discendenti del valtellinese Johann Baptista da Bajacca. La società commerciale Wilhelm Grillo Handelsgesellschaft ha filiali a Vienna, New York, Istanbul, Bruxelles e Amburgo. Opera con successo nel commercio dei metalli, soprattutto zinco, rame, piombo e stagno. Come nel loro riciclaggio.
Il nome Grillo appartiene ai fondatori della Ruhr, area industriale per eccellenza nel cuore d’Europa. Gabriela e Rainer Grillo, i fratelli a capo della Grillo Werke AG e della Grillo Handelsgesellschaft GmbH, mantengono vivi quei valori che l’antica famiglia d’origine valtellinese ha trasmesso con la sua secolare vicenda e impegno. «È necessario formare la società di domani e offrire alla gioventù una chance», così Gabriela Grillo in una rara intervista. Le opere della Fondazione Grillo si estendono dalla promozione giovanile a quella sportiva, come a un progetto di sostegno e tutela per le giovani e la formazione delle nuove leve da inserire nelle attività della compagnia.