Elisa Occhipinti – Ma come hai fatto? – Intervista

Nata a Torino nel 1988, vive in Germania dal 2013. Blogger e caporedattrice del portale Il Club del Libro, organizza e modera eventi letterari, cura il progetto di educazione precoce alla lettura Nati per Leggere Deutschland ed è insegnante di italiano per bambini e adulti.

Elisa, come si trasforma quella che per tanti è una passione in un lavoro?

Con coraggio, determinazione e intraprendenza. Trasformare la lettura da hobby in lavoro significa lasciare inalterata la passione, acquisendo e rinforzando tutta una serie di competenze che il “lettore comune” non ha. Il mio percorso è iniziato online: nel 2010 sono diventata caporedattrice di un portale letterario e qualche anno fa ho aperto il mio blog personale di letteratura. Oggi il mio lavoro è tanto online, andando oltre la critica letteraria e iniziando a dedicarmi anche a editing e traduzione, quanto offline, come organizzatrice e moderatrice di eventi letterari e come curatrice del progetto Nati per Leggere Deutschland.

Come organizzi la presentazione di un libro?

Quando mi trovo a leggere un libro particolarmente interessante, contatto l´autore e chiedo la disponibilità per una presentazione; poi cerco un´associazione che possa finanziare e ospitare la manifestazione, contatto eventualmente una libreria per l´allestimento di un banchetto per la vendita del libro presentato, mi occupo di fare da tramite tra l´autore e l´associazione per tutti gli aspetti organizzativi e logistici, pubblicizzo l´evento attraverso tutti i miei canali. Ma soprattutto rileggo il libro sotto una luce diversa, quella di chi deve farlo conoscere – e amare – ad un pubblico. Lo riempio di sottolineature e note a margine, che aiuteranno al momento della scelta insieme all´autore degli estratti da leggere e nella stesura delle domande sulle quali condurrò il dialogo, che invece per l´autore sono quasi sempre “a sorpresa”. Il carico di lavoro è fatto di tante piccole incombenze, e solamente alla fine della presentazione tiro un sospiro di sollievo…

Sei in Germania da quattro anni. Quali sono le differenze tra Italia e Germania, nel tuo settore?

Sia in Italia che in Germania può essere complicato e faticoso lavorare nel settore letterario. Io ho deciso di inserirmi una volta arrivata in Germania, in Italia lavoravo in uno studio legale quindi il mio sguardo è esterno e parziale. Ciò che ho notato è che in Germania il mondo del lavoro è strutturato in maniera diversa, per un freelance è molto più semplice, ma soprattutto c´è un´attenzione diversa e maggiore nel riconoscimento del valore della cultura e del lavoro altrui: tendenzialmente (ci sono purtroppo le eccezioni) nessuno chiede a qualcuno di lavorare gratis o per compensi ridicoli, pratica invece ampiamente diffusa nel Belpaese. Dovrebbe anche far riflettere il fatto che in Italia le presentazioni letterarie sono a ingresso libero, mentre qui per un nome noto si paga un biglietto di ingresso anche di 12-15 euro.

Nei lavori creativi e culturali contano di più le qualifiche o l´esperienza?

Le qualifiche possono essere un valore aggiunto, ma quel che fa la differenza è l´esperienza, di volta in volta si impara qualcosa di nuovo e si migliora. E c´è una cosa che conta ancora di più. Prendiamo uno scrittore: esistono corsi di scrittura creativa ma nessuno può insegnare come si scrive, è un “dono” che si ha o non si ha. Lo stesso vale, a mio avviso, per qualsiasi lavoro nel settore artistico e culturale.

Ma come hai fatto?

Ho creduto nel mio sogno e ho lavorato sodo per realizzarlo. Si sa, la fortuna aiuta gli audaci.